20 Dicembre 2018
Ogni anno in occasione dei solstizi d’estate e d'inverno, numerose sono le celebrazioni che in ogni parte del pianeta vengono ancora oggi dedicate al Sole, alcune risalenti a rituali di antiche civiltà che erano maggiormente connesse agli elementi della Natura
Il Sole veniva adorato da molte antiche civiltà di questo pianeta di cultura patriarcale come divinità massima maschile, immortale, che muore e rinasce, dispensatore di luce e vita, necessario alla generazione dei frutti di Madre Terra (la quale era invece venerata dalle più antiche civiltà matriarcali millenarie del culto della Dea Madre, di cui sono personalmente studiosa e fautrice) e per il sostentamento della vita umana
Questo è il motivo per cui sono giunte ai nostri giorni numerose testimonianze e prove storiche documentali, di incisioni, pittoriche e celebrative della venerazione del Sole come Dio, pratica che ebbe il suo culmine come ho negli ultimi anni illustrato nelle mie pubblicazioni internet e librarie, durante la reggenza del faraone Akhenaton in antico Egitto, quando la venerazione, rituali ed offerte in onore del Dio Sole Aton, erano una pratica quotidiana celebrativa della sua potenza ed influenza sull’uomo, mentre il faraone era considerato l’incarnazione del Dio Sole stesso.
Amenofi IV difatti cambiò il suo nome in Akhenaton quando si convertì al culto di un unico dio, Aton, ovvero il disco solare. Akhenaton allora impose al popolo l’abbandono del culto politeista delle divinità egizie e attraverso una riforma religiosa monoteista epocale nel 1.360 a.C. (della quale ho argomentato negli ultimi anni su internet), sancì l’instaurazione del culto di un unico Dio patriarcale, il Dio Sole Aton, Dio Padre.
Il faraone Akhenaton in adorazione e la preghiera al Dio Sole Aton
''O Disco solare vivente quanto sei bello, grande, splendente, i tuoi raggi circondano la terra fino al limite di tutto ciò che hai creato. Come sono numerose le tue opere o Dio Unico a cui nessuno è eguale. Hai creato la terra secondo il tuo desiderio e gli uomini e il bestiame e tutto ciò che è nel cielo. Quando riposi la terra è nell'oscurità, come se fosse morta. Tutti i leoni escono dalla loro tana, tutti i serpenti mordono...
D'ora in poi non ci sarà più Amon. Basta Osiride, basta Ra. C'è un solo dio, il dio Padre Sole Aton creatore di tutto. Egli è superiore alla Madre terra. D'ora in avanti si adorerà solo lui. Questo era l'ordine del Faraone Eretico: Neferkheperura Waenra Amenhotep..’’
Nella religione egizia il Sole era quindi considerata la divinità più importante; il faraone stesso era considerato una divinità in terra e figlio-incarnazione del Sole. Le più antiche divinità solari erano Wadjet, Sekhmet, Hathor, Nut, Bast, Bat e Menhit. Hathor (identificata successivamente in Iside) generò Horus (identificato quindi con Ra).
Allo stesso modo veniva festeggiato il solstizio d'inverno, dies natalis Solis Invicti", il Natale del Sole Invitto, la rinascita sull'orizzonte del nuovo sole, festa pagana del 25 dicembre dalla quale fu tratta la nascita simbolica delle maggiori antiche Divinità e figure religiose (Mitra, Krishna, Osiride, Gesù etc.) Dalla festa del solstizio d'inverno, una festa pagana molto sentita nell'antichità, nacquero tutte le antiche leggende e divinità legate alla morte e resurrezione fra cui quella di Gesù e della Divinità Mitra dalla quale l'imperatore Costantino al Concilio di Nicea nel 325 riprese le caratteristiche della nascita da una vergine il 25 dicembre, battesimo, re magi, miracoli, morte e resurrezione ricamandole intorno alla figura di Giovanni da Gamala, un profeta cresciuto alla scuola del Buddha che non era però figlio di alcun Dio Padre inesistente, altra figura religiosa inventata nel 1.350 a.c. in Egitto, traendola da quella del Dio Sole Aton adorato dagli egizi e che fu poi imposta al popolo con la riforma religiosa monoteista patriarcale epocale del faraone Akhenaton nel 1.360 a.c. facendo poi diffondere il culto del Dio Padre-Aton-Yahveh tra gli ebrei, popolo da lui prescelto, dal consigliere di Akhenaton Ramose, che divenne il Mosè della Bibbia. Un inganno nato 3.000 anni fa e con il quale fu imposto anche il modello societario patriarcale malato e distorto in cui ancora oggi viviamo, che ha relegato la donna a oggetto e proprietà dell'uomo e fomenta disciminazione, odio, razzismo, omofobia, sessismo, pedofilia, divisione, violenza fisica e guerre.
Il solstizio d'inverno un tempo era una festa pagana molto sentita e festeggiata anche nell'antica Roma. Alla fine del III° secolo si celebrava il 25 dicembre una festa istituita da Aureliano, che fu imperatore dal 270 al 285 D.C., il "dies natalis Solis Invicti", il Natale del Sole Invitto, ovvero la rinascita sull'orizzonte del nuovo sole che era simbolicamente morto al solstizio d'inverno, cioè era giunto al punto più basso dell'orizzonte, ma che già il 25 era risalito percettibilmente sull'orizzonte, cioè era "rinato" e diventava "invincibile" (invictus) sulle tenebre nelle quali era parso sprofondare poco prima. dal 22 al 24 dicembre sembra fermarsi in cielo ( solstitiu(m) significa sole fermo) per riprendere subito dopo il suo cammino verso l'alto, ogni giorno di più, fino al solstizio d'estate dove invece si verifica il fenomeno inverso . Molte antiche Divinità pagane avevano in comune la data di nascita coincidente alla Festa del Solstizio invernale (Alban Arthan per i Celti, Yule nella tradizione germanica), sia la rinascita di Osiride degli Egizi sia di Mitra, Krishna etc. Nel Perù precolombiano gli Inca festeggiavano Inti Raymi, la festa del Sole nel solstizio d’inverno, come in India si festeggiava a dicembre la tradizionale festa del Sole, Makar Sankranti, come in Cina, il 22 dicembre, ricorre il Dōngzhì e come nel Giappone prebuddista si festeggiava, sempre alla fine di dicembre, l’ancora oggi venerata Amaterasu, la dea del Sole. Lucilla Sperati
Ma del culto e celebrazioni religiose ed alchemiche verso il Dio Sole, troviamo ampia documentazione antecedente già nella pratica dello Yoga, con il noto Saluto al Sole o Suryanamaskara giunto ai nostri giorni e ancora molto praticato, un rituale alchemico magico che riprende e riflette tutta la potenza e l’energia del sole che da molte civiltà antiche veniva adorato e venerato come Dio, la divinità maschile assoluta, e l’adorazione del Sole era quindi un rituale quotidiano sia sociale che religioso, considerato protettivo e di buon auspicio, anche per i raccolti.
La venerazione del Dio Sole come divinità maschile patriarcale di grande potenza, dall’antica India ed Egitto giunge in tempi più recenti anche all’antica Roma, quando alla fine del III secolo, si celebrava il 25 dicembre una festa pagana istituita da Aureliano, che fu imperatore dal 270 al 285 D.C., il “dies natalis Solis Invicti”, il Natale del Sole Invitto, del Dio Sole Mithra, (divinità di origine persiana di cui abbiamo tracce risalenti al 1.300 a.C. ca., uno dei culti orientali che vennero successivamente diffusi nell’antica Roma, in alternativa ai culti ufficiali), ovvero la rinascita sull’orizzonte del nuovo sole che era simbolicamente morto al solstizio d’inverno, cioè era giunto al punto più basso dell’orizzonte, ma che già il 25 era risalito percettibilmente sull’orizzonte, cioè era “rinato” e diventava “invincibile” (invictus) sulle tenebre nelle quali era parso sprofondare poco prima. dal 22 al 24 dicembre sembra fermarsi in cielo ( solstitiu(m) significa sole fermo) per riprendere subito dopo il suo cammino verso l’alto, ogni giorno di più, fino al solstizio d’estate dove invece si verifica il fenomeno inverso.
La stessa preghiera al Dio Sole Mithra ha molte analogie nel contenuto con la preghiera rituale al Dio Sole Aton in Egitto 3000 anni fa, del faraone Akhenaton. Il ”dies natalis Solis Invicti”, il Natale del Sole Invitto, la rinascita sull’orizzonte del nuovo sole, era la festa pagana celebrativa rituale nei confronti della potenza del Sole per eccellenza e veniva festeggiata intorno al 25 dicembre, data dalla quale fu quindi tratta la nascita simbolica delle maggiori antiche Divinità maschili e figure religiose (Mitra, Krishna, Osiride, Gesù etc.)
Molte antiche Divinità pagane avevano in comune la data di nascita coincidente alla Festa del Solstizio invernale (Alban Arthan per i Celti, Yule nella tradizione germanica), sia la rinascita di Osiride degli Egizi sia di Mitra, Krishna etc.
Nella religione Inca Il culto principale era nei confronti del Dio Inti, il dio Sole. Quando gli inca conquistavano una nuova terra costruivano in onore a Inti Nel Perù precolombiano gli Inca festeggiavano Inti Raymi, la festa del Sole nel solstizio d’inverno, come in India si festeggiava a dicembre la tradizionale festa del Sole, Makar Sankranti, come in Cina, il 22 dicembre, ricorre il Dōngzhì e come nel Giappone prebuddista si festeggiava, sempre alla fine di dicembre, l’ancora oggi venerata Amaterasu, la dea del Sole.
IL SALUTO AL SOLE YOGA
Uno dei rituali di celebrazione al Sole più conosciuto e giunto ai nostri giorni è il saluto al Sole Yoga Le prime testimonianze dello yoga secondo gli studiosi e storici risalgono al 5000 a.C. in India, in quanto sono state ritrovate raffigurazioni di alcune posizioni su monete, tavolette e sigilli di quel periodo.
Esse risalgono alle scritture vediche di 3000 anni fa, le Upanishad, poemi filosofici e spirituali-mistici, scritti in sanscrito, in cui sono documentati e illustrati gli insegnamenti e posizioni (asana) dello Yoga. Altri riferimenti li troviamo nella Bhagavad Gita, dove però la parola yoga viene riferita e intesa sotto il profilo puramente spirituale come insegnamento di condotta di vita verso la liberazione dei sensi, la via verso il divino e illuminazione.
''Lo yoga è la più antica indagine che l'uomo abbia mai svolto sul corpo e sulla mente' Carl Gustav Jung Egli a seguito dei suoi approfonditi studi sulla filosofia indiana, vedica e lo yoga, tenne varie conferenze e un seminario nel 1932.
Ed io concordo, pratico yoga e meditazione, unitamente a tecniche di visualizzazione e recitazione di mantra da 20 anni, sperimentandone e constatandone i molteplici benefici energizzanti e armonizzanti psico-organici (non solo su di me ma negli ultimi 15 anni anche su molti miei clienti e allievi), ed oggi anche la scienza ammette che tali discipline hanno un effetto salutare su tutto l'organismo e funzioni vitali, arrivando a migliorare anche le funzionalità cerebrali (di ciò ho argomentato in due miei articoli e nel libro L'Equilibrio della Coscienza -.le energie della Psiche, scritto insieme a Federico Divino e lui ne argomenta anche nei libri 'Lezioni di Medelogia' e 'La vera psicoterapia') annullando le disfunzioni. Secondo recenti vari studi scientifici americani sullo yoga e le asana (posizioni), emerge infatti che i benefici delle pratiche millenarie yoga non si limitano solo alla respirazione, sblocco di stress, tensioni e dei centri energetici, ma pare anche che arrivino persino a riplasmare strutture cerebrali, annullandone le disfunzioni, migliorando la concentrazione e memoria. Dagli esperimenti e studi pubblicati si evince anche che con la pratica costante dello yoga diminuisca anche l’attività dell’amigdala nel cervello che fa innescare la paura, mentre aumenta l’attività del sistema parasimpatico che favorisce la calma, migliora il sonno e la digestione.
Jung e lo yoga
Carl Gustav Jung studiò in modo approfondito le antiche scritture indiane (Veda e Upanishad), oltre l'alchimia, la cultura e la filosofia millenaria indiana e anche la disciplina dello yoga (yoga kundalini e sistema dei chakra, di cui ho dettagliato anche nel mio libro 'L'Equilibrio della Coscienza, le energie della Psiche').
Egli studiando l'antica filosofia indiana, i testi sacri vedici e lo yoga, fece interessanti confronti con i suoi studi di psicologia analitica, l'inconscio e gli archetipi e ne fece alcune pubblicazioni.
Queste sono solo alcune delle principali affermazioni di Jung estremamente positive in merito a quanto emerso dai suoi studi di filosofia indiana e sperimentazione della pratica yoga:
''Lo yoga è la più antica indagine che l’uomo abbia mai svolto sul corpo e sulla mente
'' Il Muladhara è un intero mondo; ogni cakra è un intero mondo.
Questi simboli (legati ai chakra, ndr) hanno una terribile tendenza a catturare l'inconscio e a non staccarsi da noi.''
''Gli indiani hanno l'inconscio sopra, noi l'abbiamo sotto.
La saggezza indiana è la più profonda che esista e la ricerca psicologica conferma passo dopo passo le affermazioni in essa contenute.
Per ritrovare un ordine mentale possiamo utilizzare lo yoga che era in origine un processo di introversione e conduceva a processi di elaborazione della personalità.
L'area psichica dei fenomeni è fondamentale per gli indiani e questi fenomeni sono ritenuti molto più reali di quelli fisici.
Lasciatemi dire che lo yoga arriva dall'alto.
Gli orientali sono in grado di visualizzare qualsiasi concetto, per quanto astratto possa essere.
Il pensiero indiano ha rappresentato per me un mezzo per spiegare delle esperienze personali.
Dobbiamo giungere ai valori orientali dall’interno e non dall’esterno, dobbiamo cercarli in noi, nell’inconscio.
L’indiano non può dimenticare né il corpo né lo spirito; l’europeo dimentica sempre o l’uno o l’altro. È vero che questo gli ha permesso di conquistare il mondo mentre l’indiano non l’ha fatto. L’indiano non soltanto conosce la sua natura; sa anche fino a che punto sia natura egli stesso. L’europeo invece ha una scienza della natura e stupisce per la sua ignoranza della propria natura, della natura in lui.
Studiate lo yoga; vi imparerete un’infinità di cose, ma non lo praticate, perché noi europei non siamo fatti in modo da poter usare senz’altro quei metodi come si conviene. Un guru indiano vi può spiegare tutto e voi potete imitare tutto. Ma sapete chi pratica lo yoga? In altre parole, sapete chi siete e come siete fatti?
Dato che l’Occidente è capace di trasformare ogni cosa in tecnica, in linea di principio tutto quello che ha l’aspetto di metodo è pericoloso e condannato al fallimento. In quanto pratica igienica, lo yoga è utile all’occidentale quanto qualsiasi altro sistema, ma nel senso più profondo non è questo che vuol essere. Vuole molto di più, cioè, se ben lo comprendo, vuole il distacco e la liberazione definitiva della coscienza da qualunque dominio da parte dell’oggetto e del soggetto. Dato però che non ci si può separare da quello di cui non si è consapevoli, l’europeo deve per prima cosa conoscere il suo soggetto, cioè quello che in Occidente è chiamato l’inconscio
La nostra psiche è costituita in armonia con la struttura dell'universo, e ciò che accade nel macrocosmo accade egualmente negli infinitesimi e più soggettivi recessi dell'anima.''
Carl Gustav Jung tenne anche nel 1932 varie conferenze ed un seminario sullo yoga, La psicologia del Kundalini-Yoga.
Dal 3 all'8 ottobre 1932 l'indologo Wilhelm Hauer tenne al Club psicologico di Zurigo sei conferenze sull'argomento "Lo yoga, e in particolare il significato dei chakra". Successivamente Jung dedicò quattro conferenze all'interpretazione psicologica del Kundalini-yoga, e questa fu per lui l'occasione anche di un confronto tra la psicologia occidentale e l'indagine sull'inconscio con il pensiero e filosofia orientale. Il seminario di Jung sul kundalini-yoga mostra al pubblico la parte di Jung più volta alla ricerca e sperimentazione psichica-spirituale-energetica, parapsicologica, esoterica che si discosta dalla ricerca psichica ufficiale (e per la quale fu anche contestato), ma che personalmente, avendo effettuato negli ultimi 20 anni studi ed esperienze dirette specifiche in tal senso con eccellenti riscontri e benefici energetici, psichici e organici, condivido pienamente.
Ai nostri giorni, con una sempre maggior diffusione delle scuole e pratiche yoga, in particolare in Occidente, il termine “yoga” ha ben poco del significato originale ed è associato più spesso ad um insieme di attività miste, dalla meditazione, al rilassamento, alla ginnastica senza conoscerne la radice e l’importanza dei suoi insegnamenti antichi di natura ben più profonda, spirituale, mistica, iniziatica
Yoga – saluto al Sole
Il Saluto al Sole o Suryanamaskara, come abbiamo sopra accennato, è una pratica yoga molto antica, è un rituale alchemico magico che riprende e riflette tutta la potenza e l’energia del sole che da molte civiltà antiche veniva adorato e venerato come Dio e l’adorazione del sole era un rituale sia sociale che religioso.
Il Sole è e rimarrà quindi per sempre la maggiore e più potente e importante fonte di energia per tutte le specie viventi e per questo è sempre stato celebrato e venerato
Tutto ciò che vive, come recita il Rg Veda (il testo vedico più antico) nasce da SURYA (il Dio degli Dei), esprimendo così l’omaggio e gratitudine che tutte le civiltà, fin dagli inizi dei tempi, tributarono spontaneamente al sole. Le antiche culture identificavano il sole anche come simbolo di Verità, guaritore delle malattie fisiche e mentali e sorgente di fecondità e crescita.
Tutte le fasi del sole dall’alba al tramonto, dalla sua nascita, morte e rinascita, vengono nel rituale yoga del Saluto al Sole espresse attraverso dodici posizioni nella pratica delle quali possiamo percepire e canalizzare tutta l’energia del Sole, creando quindi un contatto intimo ed altamente spirituale con l’energia primordiale creatrice della Fonte, assorbendo il prana (ovvero Ki-Chi, energia vitale) in tutto l’organismo, facendolo fluire lungo i canali energetici (chakra, cfr. L’Equilibrio della Coscienza – Le energie della Psiche di Lucilla Sperati e Federico Divino) e riequilibrandolo dalle disfunzioni.
È pertanto un rituale magico-alchemico di grande potenza, che consente ad ogni individuo, di ottenere uno stato completo di benessere assorbendo la pura energia del Sole risanatrice
SALUTO AL SOLE – BENEFICI PER IL RIEQUILIBRIO MENTE, CORPO, SPIRITO
Il Saluto al Sole è una pratica completa energetica, spirituale, mentale, fisica che include le posizioni (asana), la respirazione profonda (pranayama) diaframmatica e la meditazione (mantra) ed è una valida pratica per riottenere il riequilbrio energetico e di mente, corpo, spirito.
Come tutte le pratiche yoga, anche il Saluto al Sole con le sue posizioni in sequenza, è un efficace antistress e risolvente delle disfunzioni psichiche energeiche-organiche
Gli effetti benefici del rituale del Saluto al Sole sono molteplici:
Attraverso le ASANA (posizioni) agiamo con beneficio su tutto l’organismo e funzioni vitali, sui centri energetici-chakra, sulla circolazione sanguigno e linfatica, sugli organi, sui sistemi ghiandolari, la e sulla colonna vertebrale e postura
Con la respirazione profonda PRANAYAMA si hanno benefici su tutto l’apparato respiratorio, migliorando la funzionalità polmonare, addominale e degli organi correlati se viene effettuata la respirazione diaframmatica, dal Chi, situato 2 cm ca. sotto l’ombelico, per approfondimento leggere ‘L’Equilibrio della Coscienza – Le energie della Psiche di Lucilla Sperati), potenziando il livello energetico personale e la forza vitale.
Con la recitazione dei MANTRA (suoni-vibrazioni ad alta frequenza benefica) andiamo ad agire vibrazionalmente facendo fluire l’energia vitale-Chi lungo la colonna vertebrale e i chakra armonizzandoli ed attivando tutta l’energia organica e funzioni vitali dei centri energetici ed organi collegati e così sulla nostra psiche, andando a rimuovere i pensieri ed emozioni negative e interferenze avverse, acquisendo serenità, migliorando anche la concentrazione e favorendo l’apertura dei canali sottili percettivi e lo sviluppo delle potenzialità psichiche. Si migliora la circolazione del sangue e l’elasticità dei muscoli ed è anche ottimo per gli addominali.
La sequenza permette di allungare anche i muscoli e risolvere contratture, migliorando la postura.
Il rituale del saluto al Sole non ha controindicazioni e si può praticare a tutte le età; personalmente lo pratico da molti anni, unitamente a tecniche da me sviluppate di assorbimento e canalizzazione dell’energia del Sole, con molteplici benefici unitamente a discipline sinergiche quali meditazione, tai-chi-chuan, 5 tibetani ed altre tecniche energetiche vibrazionali che consentono di riottenere il riequilibrio energetico e di mente, corpo, spirito, lo sviluppo delle energie e potenzialità psichiche-percettive personali e che insegno attraverso appositi seminari
Lucilla Sperati – copyright 2016-2017 estrapolazione parziale e integrale vietata
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